La Vitamina C è antivirale e antitumorale?
Scopriamo se la vitamina C ha un valido effetto antivirale e antitumorale in base alle numerose ricerche scientifiche attualmente in corso.
Ti faccio una piccola premessa, mi chiamo Luigi Totaro, Naturopata e divulgatore di benessere.
Lavoro da 15 anni lavoro in questo settore, perciò, parlo per esperienza, la migliore prevenzione la puoi creare solo dentro di te.
Quando il nostro corpo è nel suo massimo benessere, la nostra mente è calma e il nostro spirito è in connessione e armonia con le prime due, allora e solo allora, possiamo essere nel nostro pieno potenziale. In questo stato nessun virus può crearci problemi.
Per arrivare in questo stato più "elevato" ci sono diversi lavori e diversi passaggi, uno di questi, il più basilare, è prendersi cura della fisiologia del nostro corpo.
Per fare ciò, tra i rimedi naturali, si sta studiando molto a livello clinico l'effetto della Vitamina C.
La vitamina C (o acido ascorbico o ascorbato) è un importante micronutriente e fa parte della famiglia delle vitamine idrosolubili. L'uomo non ha la capacità di sintetizzare, accumulare e conservare questa preziosa vitamina e per questo motivo, livelli adeguati di vitamina c dipendono dalla dieta.
A cosa serve la Vitamina C
La vitamina C ha proprietà antiossidanti, neutralizza i radicali liberi che accumulati danneggiano cellule e tessuti.
È un cofattore indispensabile in numerosi processi fisiologici per la regolazione del sistema immunitario, per la sintesi di collagene, la produzione di ormoni e neurotrasmettitori, ed è importante per il metabolismo del ferro ed il suo assorbimento.
Grazie alla sua solubilità in acqua, la vitamina C può funzionare sia all'interno che all'esterno delle cellule e può neutralizzare i radicali liberi e prevenire danni da loro accumulo.
Le quantità di vitamina C che circolano nel sangue dipendono, oltre che dall'apporto alimentare, da tre fattori principali:
In giovani adulti sani, apporti di vitamina C tra 200 e 400 mg al giorno fanno sì che le concentrazioni di vitamina C nel sangue raggiungano lo stato stazionario (tra 60 e 80 μmol/l), seppur con un certo grado di variabilità individuale.
Di conseguenza, assunzioni di Vitamina C superiori a 400mg al giorno non aumentano ulteriormente le concentrazioni plasmatiche di acido ascorbico, poiché il rene elimina rapidamente gli eccessi.
Invece la somministrazione endovenosa di vitamina C bypassa il controllo dell'assorbimento intestinale, permettendo di raggiungere concentrazioni molto elevate di acido ascorbico nel plasma.
Entro poche ore, comunque, l'escrezione renale ripristinerà le concentrazioni plasmatiche ai valori basali anche in caso di somministrazione endovenosa.
DISCLAIMER: È importante che la somministrazione di vitamina C per via endovenosa avvenga soltanto in una clinica o in un altro ambiente medico, sotto il controllo diretto di specialisti.
Secondo questa teoria, attualmente in fase di trial clinico, gli altissimi livelli di acido ascorbico nel sangue, raggiunti mediante somministrazione endovenosa, possono creare radicali liberi che distruggono cellule tumorali, virus e batteri.
In particolare, la produzione di alti livelli di perossido di idrogeno potrebbe risultare selettivamente tossica per le cellule tumorali.
Riguardo ai possibili meccanismi d'azione sull malattie virali, le ipotesi riguarderebbero:
I dati clinici degli studi sulla vitamina C endovenosa attualmente in corso non saranno disponibili per molti mesi. Quindi la risposta alla domanda "la vitamina C è antivirale e antitumorale" nel mondo scientifico non c'è, o meglio ci sono solo parziali evidenze dei possibili effetti sul sitema immunitario, sui virus e sui tumori.
Curiosità sulla vitamina C
il premio Nobel Albert Szent-Györgyi, scopritore della vitamina C, ha scoperto anche la quercetina:
un bioflavonoide dal potere antivirale, antistaminico, antinfiammatorio, immunomodulante, utile per rafforzare i capillari, contrastare le allergie e prevenire l'influenza.
Di recente si è riacceso l'interesse sulla quercetina dopo i risultati di uno studio scientifico che ha dimostrato che è in grado di inibire il coronavirus.
Albert Szent-Györgyi osservò che la quercetina ha un effetto sinergico con la vitamina C, quindi l'assunzione delle due ha degli effetti molto più interessanti che l'assunzione dei singoli composti.
Da Naturopata ci tengo a precisare che non è mai il singolo principio attivo ad essere la soluzione, ma l'insieme del fitocomplesso della pianta e dell'alimento nel quale quel principio attivo è presente.
Quindi ora non correre a cercare un integratore a caso, piuttosto inizia ad aumentare l'uso degli alimenti che la contengono. Un esempio può essere l'associazione di agrumi e capperi.
Buon appetito!
Al tuo Benessere
Luigi